mercoledì 25 giugno 2008

Caso "TreMedia Tv": il Prefetto Alecci convoca un tavolo di confronto

Il prefetto Francesco Alecci, sollecitato dalla segreteria provinciale di Messina dell'Associazione Siciliana della Stampa, ha deciso di convocare un tavolo di confronto per cercare di trovare soluzioni alla crisi in cui versa l’emittente televisiva "TreMedia", che ha portato l’editore a procedere a licenziamenti di giornalisti ed a riduzione di personale tecnico e amministrativo, determinando così le dimissioni del direttore della testata e di un altro redattore. In vista dell'incontro fissato per lunedì 30 giugno, il segretario provinciale del sindacato dei giornalisti Giuseppe Gulletta, ha fatto sapere che "fornirà il proprio contributo propositivo volto alla salvaguardia dei posti di lavoro nel rispetto del contratto nazionale di lavoro giornalistico e al mantenimento in vita di una voce libera e democratica nella tradizione del giornalismo messinese". (Tempo Stretto)

Lutto a Radio Antenna del Boeo

E' morto oggi Peppe Pellegrino, soffriva già da tempo di problemi cardiaci e un infarto lo ha portato via dall'affetto dei suoi cari. Aveva lasciato il suo lavoro di operaio trent’anni fa per dedicarsi alla radio libera, fenomeno del quale è stato pioniere. Voce storica ed editore di Radio Antenna del Boeo, negli anni si è dedicato a tutto ciò che accadeva nella sua Marsala, dallo sport alla politica. Notissima negli anni '90 la trasmissione radiofonica da lui ideata e condotta, Salotto Azzurro, diventata poi un giornale cartaceo vero e proprio che racconta tutto quello che succede intorno alla squadra ed edito ancora oggi.

martedì 24 giugno 2008

TAGLI A TREMEDIA A CONFERMA CHE LA CITTÀ DEL PONTE È PRECARIA

Fabio Mazzeo e la crisi dell'emittente messinese Tremedia. Non vorremmo svegliare dal sonno nessuno dei sindacalisti che oggi esprime (giustamente) la solidarietà ai licenziati: ma i tagli di oggi sono la logica conseguenza di quel che accadde diversi mesi addietro quando l'editore di Tremedia di punto in bianco decise che era arrivato il momento di spegnere il microfono del giornalista Ciccio Manzo. Se qualcuno l'avesse dimenticato questo foglio elettronico prese le parti di Manzo perché gli riconosce una libertà di pensiero non comune in tanti altri comunicatori. Diteci pure che saremo pregiudizievoli ma aver spento il microfono di Ciccio Manzo è stato un diritto negato alla gente umile. Non ricordiamo una lettera del direttore Fabio Mazzeo che difendesse i diritti di Manzo nè in caso di giusto licenziamento, ne spiegasse i motivi non a noi ma ai telespettatori di Tremedia. Nell'emittente diretta da Fabio Mazzeo - nella tipica usanza dello Stretto - si preferì far orecchie da mercante. Magari sperando che il tempo potesse tappare le falle di un traghetto che da un bel po' imbarcava acqua. E poi a quel tempo qualcuno, forse più di uno, pensava o sperava che a diventare sindaco fosse Francantonio Genovese che di solito è particolarmente generoso con chi lo aiuta nel comunicare il suo programma. La storia recente ci dice che è andata in maniera diversa: Franzantonio Genovese scoppia nell'urna e sindaco viene eletto Giuseppe Buzzanca. Ma andiamo avanti. Per chi l'avesse dimenticato Televip - Tremedia in dieci anni ha cambiato diversi editori, giornalisti e conduttori: ci sarà pur qualche motivo per non far quadrare mai conti e rapporti? Possibile che è sempre colpa degli editori che si sono presi la briga di pagare a fine mese le fatture? Possibile che a Televip - Tremedia chi compra le quote di maggioranza sia sempre tiranno e spilorcio, o dobbiamo supporre che c'è dell'altro? In questi dieci anni abbiamo avuto la fortuna di apprezzare il buon lavoro svolto dalla redazione e visto crescere professionalmente dei colleghi che nonostante le loro indubbie doti e qualità sono state lasciati in panchina dal direttore Mazzeo: non abbiamo difficoltà a credere che sicuramente lo avrà fatto per il bene della sua squadra (?). Anche se noi siamo dell'opinione che i più meritevoli vanno sempre fatti giocare e quelli bravi noi li vorremmo sempre in squadra. Comunque al di là delle nostre valutazioni e senza nulla togliere a Fabio Mazzeo, non si può non dire che la crisi della tivvù locale Tremedia ha più indiziati e numerosi complici. La cosa potrà non far piacere a qualcuno ma se vogliamo raccontarla sul serio bisogna anche fare ammenda. E ha ragione il sindacato dell'Orsa a sostenere che la crisi occupazionale della città di Messina non risparmia proprio nessuno, i tagli al costo del lavoro questa volta hanno colpito i dipendenti dell’emittente televisiva Tremedia, a farne le spese sono lavoratori che con assoluta professionalità hanno saputo garantire la pluralità dell’informazione dando voce a tutti, sopratutto agli ultimi, attraverso un giornalismo libero dalle pressioni dei poteri forti che ha consentito di accendere i riflettori sulle ormai innumerevoli vertenze della città. Eccolo, dunque, il dramma di Messina: la mancanza di pluralità di informazione e opinione e soprattutto la mancanza di diritti per quelli più meritevoli che o si adeguono alla legge del padrone (se preferite del predone) o stanno ai giardinetti a contare le papere di quelli che seppur meno in gamba lavorano per grazia divina. Informazione trattata come Policlinico, Università, Ato, Messinambiente, Atm, perpetuo ricominciamento e perpetuo smacco della politica, sempre uguale, sempre quella: i principi che ogni sindaco o assessore ostenta, quelli della buona imprenditoria, dell'efficienza, della civiltà liberale, sono semplici sopravvivenze, organi inutili e disseccati? O sono invece i gli altri come Ciccio Manzo, che si accaniscono? A furia di raccontare frottole più di uno ha perso di vista la realtà: la crisi di Tremedia è lo specchio di come si vive male a Messina e come farsi gli affaracci propri o mettere comodamente la testa sotto la sabbia, è il modo non dignitoso per risolvere l'emergenze. Perché è bene ricordare che oggi ci sono altri licenziamenti sul tavolo della vicenda. Ma Tremedia non si ferma: il sindacato Cisl che solidarizza con i lavoratori dell'emittente messi sulla strada dal padrone, però non trova disdicevole apparire sul video di Tremedia per parlare di Ferrovia. Si vede che lo sciopero bianco, la protesta civile non è più in voga alla Cisl. Nè a Messina. Coraggio colleghi più buio di mezzanotte non potrà mai essere per questa sciroccata città che vuole il Ponte. (IMGpress)

giovedì 19 giugno 2008

CORECOM, TLC: A PALERMO CONVEGNO SU QUALITA' EMITTENZA LOCALE

La Sicilia detiene il primato di Regione con il maggior numero di tv e radio private. Sono circa 300 le emittenti attive, tra radio e televisioni. Ma spesso la quantita' non corrisponde alla qualita'. Di questo si e' parlato nel corso del convegno "La qualita' nell'emittenza radiotelevisiva locale", che si e' tenuto stamane a Palazzo dei Normanni, a Palermo. L'iniziativa e' stata promossa dal Comitato regionale per le Comunicazioni. I lavori sono stati aperti dal presidente dell'Ars, Francesco Cascio. Presenti giornalisti ed esperti del settore. "Vorrei aprire un tavolo tecnico con tutti gli attori della comunicazione e dell'informazione - ha detto Lorenzo Alessi, presidente del Corecom Sicilia - per capire quali sono i parametri da attribuire ed i modelli da eleborare per avere questo risultato. Abbiamo tanti concorsi e tanti premi per la qualita'. Mi sembra opportuno che oggi questi si traducano in qualcosa di piu' realistico che l'incentivo economico". L'idea e' di legare questi incentivi a dei parametri di qualita'. Idea su cui l'ordine dei giornalisti dice che bisogna attivare seri controlli. "Non vorrei - ha detto Franco Nicastro, presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia - che si creassero dei canali con il mondo politico per cui i finanziamenti diventino poco chiari". Secondo Nicastro "bisogna anche investire sulla qualita' perche' e' proprio sulla qualita' che si creano le situazioni piu' serie e piu' credibili". Una mano e' stata tesa dal presidente dell'Ars, Francesco Cascio, che, ad apertura dei lavori, si e' detto disponibile ad offrire un aiuto istituzionale necessario per la riforma del settore. (ITALPRESS)

sabato 7 giugno 2008

DA LUNEDI' NUOVO TG TELEJATO 'SIAMO TUTTI PINO MANIACI'

Telejato, emittente televisiva guidata da Pino Maniaci, lunedi' alle 14.15 partira' con un nuovo Tg nell'ambito della campagna 'Siamo tutti Pino Maniaci', promossa dall'associazione antimafia Rita Atria. L'iniziativa intende mantenere alta l'attenzione sul giornalista che nei mesi scorsi era stato minacciato dal figlio di un boss. Alla presentazione del nuovo Tg, spiega una nota de Telejato, erano presenti 'associazioni, organizzazioni sindacali, laiche ed ecclesiali; grandi assenti i media, presenti solo La Repubblica e Radio Alcamo Centrale'. (ANSA)

mercoledì 4 giugno 2008

Chiusura EnTv, rischia la concessione governativa

I licenziamenti senza preavviso e giusta causa dei giornalisti e dei tecnici di En Tv avvenuti nei giorni scorsi, preoccupano sempre di più l’Associazione Siciliana della Stampa che continua a non ricevere alcun chiarimento da parte della nuova proprietà dell’emittente. Il Sindacato Unitario dei giornalisti, attraverso il suo segretario provinciale Ivan Scinardo, ha chiesto un incontro urgente al Prefetto affinché convochi le parti e si giunga ad una sospensione dei licenziamenti e l’immediata ripresa dei telegiornali. Pronta la risposta del prefetto Elda Floreno che ha convocato una riunione per venerdi mattina alle ore 9.00 in Prefettura alla quale parteciperanno il segretario regionale dell’Assostampa Alberto Cicero, il responsabile del dipartimento regionale “Radio – Tv” Orazio Provini, il segretario provinciale dell’assostampa Ivan Scinardo, in rappresentanza dei giornalisti e Emanuele Velardita, Segretario Confederale della CGIL di Enna, responsabile mercato del lavoro e ufficio Vertenze, in rappresentanza dei tecnici dell’emittente. “Si spera nella presenza del nuovo editore, dice Scinardo, che continua nel suo silenzio stampa e televisivo; da 5 giorni infatti l’emittente è in nero, nessuna comunicazione ai telespettatori, alle istituzioni; probabilmente l’editore non sa che il Ministero delle comunicazioni può anche revocare la concessione. En Tv perderebbe così la licenza a trasmettere ed Enna si vedrebbe privata dell’unica emittente televisiva locale che fa informazione. Come sindacato dei giornalisti vogliamo scongiurare la chiusura, ma chiediamo che giornalisti e tecnici tornino a lavorare con serenità. Il nuovo editore ha l’obbligo di applicare il contratto nazionale di lavoro radiotelevisivo Aer – Anti Corallo, nel pieno rispetto della legalità. Lo deve prima di tutto al personale, che per tanti anni ha lavorato e lavora nell’emittente, e poi ai cittadini tutti. (Vivienna)

lunedì 2 giugno 2008

RADIO FUTURA - Menfi 90.300 ma non in provincia di Trapani

E' da qualche mese che cerco di fare bandscan fm nella Valle del Belice e nel territorio fino a Mazara e Marsala, soprattutto per rendermi conto da dove spunta il dato della frequenza dei 90.300 MHz per Radio Futura di Menfi (AG) http://www.radiofutura.it/ che dovrebbe essere in una presunta postazione a Campobello di Mazara (TP)...

Zona Salemi - ricevuto segnale da M.Pellegrino (PA) RAI-GRPR
Zona Partanna - Castelvetrano - Campobello e Mazara
ricevuto il segnale di R_ITALIA da Pantelleri (TP)
e allora... io non l'ho mai ricevuta da gennaio ad ora.

Per quanto riguarda invece i 106.400 di Futura Network Hit Radio segnale pessimo, tanto fruscio e poi scompare pure l'audio e non c'e l'rds da qualche giorno. sembra ancora "under construction".

Roberto La Commare