Le parti torneranno a vedersi di nuovo il 10 dicembre Duccio Gennaro. La vertenza di Video Mediterraneo si sblocca. L’incontro di ieri sera tra l’editore Carmelo Carpentieri, i rappresentanti sindacali e l’Assostampa è servito a trovare un punto di equilibrio dopo contrapposizioni, minacce di licenziamento, polemiche tra gli stessi rappresentanti dei lavoratori. L’editore non procederà ai licenziamenti come aveva preannunciato; è questo il primo risultato positivo dell’incontro che ridà tranquillità ai lavoratori, nove dei quali giornalisti. Carmelo Carpentieri revocherà dunque la procedura di licenziamento ed invece procederà alla integrazione della documentazione per ottenere la cassa integrazione guadagni in deroga. L’editore ha accolto dunque le richieste avanzate da più parti mentre l’Assostampa ha fatto un passo indietro rispetto alla sua precedente posizione di porre in cassa integrazione il personale secondo criteri oggettivi e non a discrezione del’editore. Le parti si sono dati appuntamento al prossimo 10 dicembre per verificare l’andamento della situazione all’interno dell’azienda. Ipotesi diverse per la soluzione della crisi occupazionale a Video Mediterraneo. Cisal e Cgil da una parte, Assostampa ed Ugl dall’altra, con al centro l’editore Carmelo Carpentieri sempre più tentato di procedere con i paventati licenziamenti di 19 dipendenti, di cui 9 giornalisti. La situazione sembra essere in un momento di stallo in attesa di ulteriori incontri tra sindacati ed editore e soprattutto di conoscere se la richiesta di cassa integrazione in deroga, così come richiesta da Carmelo Carpentieri sarà concessa. La posizione dell’Assostampa è stata resa nota dal segretario provinciale Gianni Molè; il sindacato dei giornalisti non è d’accordo con le modalità decise in modo autonomo dall’editore per la Cassa integrazione in deroga visto che non sono stati adottati metodi oggettivi e trasparenti. Questo atteggiamento ha indotto l’editore a prefigurare 19 licenziamenti; la Cgil in un documento ha chiesto a Carmelo Carpentieri di tenere duro per assicurare la pluralità di informazione e ritiene che la cassa integrazione di deroga (che non implica licenziamento) sia solo come temporaneo strumento per superare il momento di difficoltà e per poter ritornare all´utilizzo a pieno regime di tutte le unità lavorative. La Cgil condivide la proposta dell´azienda di operare l´attivazione della cassa integrazione in deroga e su questo percorso si trova d´accordo con l’editore al fine di evitare il mentre manifesta licenziamento collettivo, con conseguente espulsione dal lavoro di 19 unità. La Cisal da parte sua ribadisce anche essa la richiesta all’editore di collocare in CIG in deroga, a zero ore e non a rotazione, una parte dei dipendenti, indicati autonomamente sulla base sia dell’anzianità di servizio sia da esigenze gestionali e lavorative. La Cisal attribuisce alla’Assostampa ed all’Ugl la responsabilità di non aver voluto accettare la CIG a zero ore per i giornalisti, loro rappresentati, determinando di fatto la brusca interruzione delle trattative, portando l’editore alla volontà di operare licenziamenti indiscriminati. Gli eventuali licenziamenti, sostiene la Cisal, ricadranno come responsabilità tutti su Assostampa ed Ugl ed a nome dei dipendenti ribadisce la validità dell’accordo sindacale per l’applicazione della Cigs in deroga a zero ore. (Corriere di Ragusa)
sabato 19 novembre 2011
giovedì 20 ottobre 2011
Video Mediterraneo: 39 lavoratori in cassa integrazione
Il provvedimento scatterà dal 2 novembre per tecnici e giornalisti, stato di agitazione del personale
Dall´inizio del prossimo mese scatterà la cassa integrazione per 39 lavoratori, tra giornalisti e tecnici, del gruppo editoriale "Video Mediterraneo". E´ questa la decisione cui è pervenuto l´editore del gruppo Carmelo Carpentieri per cercare di alleviare lo stato di crisi dell´azienda in attesa che siano erogati i contributi statali per l´editoria.
Alberto Cicero, segretario regionale dell´Assostampa e Gianni Molè, segretario provinciale, hanno incontrato l´amministratore unico del gruppo editoraile esprimendo "forte preoccupazione per l’ennesimo «stato di crisi». Per Cicero e Molè la richiesta di cassa integrazione evidenzia "il difficile momento che sta vivendo l’azienda e la sofferenza di tutti i dipendenti che non percepiscono lo stipendio da almeno 5 mesi".
"L’Associazione Siciliana della Stampa" si legge in un comunicato, "ha rappresentato la necessità di predisporre un piano di rientro delle spettanze non percepite dai dipendenti e l’amministratore unico del gruppo si è impegnato a saldare gli stipendi al 31 agosto di quest’anno all’accredito della prima trance del contributo statale sull’editoria che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. Per quanto concerne l’iter per ottenere la Cigs in deroga ha chiesto un piano editoriale che prevede il ridimensionamento della produzione giornalistica e di concertare le modalità di utilizzo dei lavoratori collocati in cassa integrazione".
Giannì Molè ed Alberto Cicero hanno confermato lo stato di agitazione dei giornalisti cui è stato poi riferito dell´esito dell´incontro. L’assemblea dei lavoratori ha deciso di tenere una nuova riunione la prossima settimana per valutare gli esiti della concertazione ed avviare, in assenza di fatti nuovi, le azioni ritenute utili per il pagamento degli stipendi arretrati.
(Corriere di Ragusa)
sabato 24 settembre 2011
Disattivazioni in provincia di Trapani
Dopo i 93,8 di 105 Classic (Erice S.Anna) ed i 95,8 di RMC_1 (Erice vetta) la scure delle disattivazioni forzate ( e non per problemi interferenziali ) si abbatte sui 99,5 di LATTEMIELE. Invece novita' per RTL 102.5 che dopo aver abbassato la potenza dei 105.5 da Salemi - M.Rose accende in tarda estate (primi di settembre) un ripetitore sui 105.5 MHz a Makari per la zona di Castelluzzo - S.Vito Lo Capo. Quanto dureranno ??? Rilevata pure una lunga inattivita' (stesso motivo delle precedenti) per i 100,200 dal Belvedere di Castellammare del Golfo (che Radio Italia Network aveva lasciato lo scorso anno), dei 100,500 di Radio Energy da Monte Bonifato e dei 95,5 di Fantastica da Alcamo. Tutte hanno la stessa caratteristica: i precedenti possessori delle frequenze a suo tempo hanno avuto problemi nella presentazione schede al Ministero, sara' una coincidenza che sono state tutte spente in pochi giorni le frq ??? (Roberto La Commare / Radio TV Trapani)
Ritorna Videomed, all'interno del mux Pubblimed
Dopo il gruppo R&T / Mediaone, anche il gruppo TRM medita di sacrificare un canale analogico per la creazione del suo mux digitale: il ch. 45 da Monte Pellegrino che da tempo testa la nuova tecnologia, è stato in digitale 24 ore su 24 durante l'ultimo fine settimana. Per l'occasione è stata riesumata anche Video Med...
lunedì 19 settembre 2011
Riposizionamento di frequenza per The Eagle...
L'emittente delle forze armate americane ha cambiato la frequenza di trasmissione della stazione di Sigonella, i 106,00 standard operano adesso a 105,90
sabato 17 settembre 2011
Licata, i Carabinieri chiudono Radio Fly perchè non in regola
E' il terzo sequestro in pochi giorni, anche a Licata i Carabinieri hanno chiuso un'emittente, Radio Fly, perchè priva di qualsiasi autorizzazione. La radio trasmetteva da qualche anno sotto la gestione di una donna di 45 anni e di un giovane di 20 anni, entrambi denunciati per installazione e utilizzo abusivo di impianto di radiodiffusione sonoro.
venerdì 16 settembre 2011
Sequestrata Tua Radio di Borgetto
Tempi duri per i pirati siciliani, dopo Radio Bella Napoli di Adrano questa volta è toccato a Tua Radio di Borgetto. I Carabinieri della locale stazione hanno sequestrato ad un 53enne del luogo tutta l'attrezzatura utilizzata per la trasmissione abusiva sui 105,60 con 500 watt di potenza.
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